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Impianti di Riscaldamento e Libretto d'impianto

Impianti di Riscaldamento e Libretto d'impianto
Difatti, a partire dal gennaio dello scorso anno, tutti gli impianti di riscaldamento devono essere dotati del nuovo libretto d'impianto. Questo è una vera e propria carta d'identità dell'impianto di riscaldamento. La regione veneto si è dotata di un servizio di registrazione online per il libretto d'impianto definito Circe (Catasto Impianti e Rapporti di Controlli di Efficienza Energetica).
Per cercare di fare chiarezza, vediamo nel dettaglio che cosa si intende per Impianto di riscaldamento e dove è necessario dotarsi di libretto. È importante far notare che nella normativa si parla di impianto termico, vengono quindi intesi non solo gli impianti di riscaldamento, ma anche gli impianti di raffreddamento. Per la legge italiana devono essere dotati di libretto tutti quei sistemi tecnologici che servono a climatizzare gli ambenti, rientrano in questa categoria non solo i sistemi di riscaldamento ma anche quelli di rinfrescamento. Il legislatore ha recentemente introdotto una serie di modifiche alla legislazione precedente, facendo rientrare nella definizione di impianti termici, oltre alle tradizionali caldaie tipiche a mentano o a GPL, anche le pompe di calore e tutte le stufe e i caminetti con una potenza maggiore o uguale ai 5 kW.
Andando più nello specifico, secondo la vigente normativa che si basa sul dlgs 192/2005, modificato dalla legge 90/2013, un impianto termico è qualsiasi sistema tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale od estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato. Le stufe, i caminetti e gli apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante, non sono solitamente considerati come impianti termici, a meno che la somma delle potenze nominali di focolare degli apparecchi che servono la singola unità immobiliare non sia maggiore o uguale a 5kW. Vengono esclusi dalla definizione di impianto termico i sistemi esclusivamente dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria che servono una singola utenza.
Sono dunque considerati impianti di riscaldamento (o di raffrescamento) per i quali vige l'obbligo di dotarsi di libretto d'impianto:
Gli impianti per il solo riscaldamento ambientali
Gli impianti per il riscaldamento ambientale più la produzione di acqua calda saniaria oppure anche gli impanati per la produzione di acqua calda sanitaria che va a servire più utenze
Gli impianti per il raffrescamento estive
Stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante (ci deve essere la presenza di fiamma) la quale somma per immobile sia maggiore o uguale a 5 kW
Non sono considerati impianti termici:
I singoli scaldabagni
I sistemi di esclusiva produzione di acqua calda, purché utilizzati da una singola utenza
Non vengono considerati impianti termici
I sistemi per produzione di acqua calda sanitari a ma destinati all'uso di una singola unità immobiliar
Gli apparecchi per il riscaldamento o per il raffrescamento portatili
Veniamo ora a spiegare che cosa sia il libretto d'impianto. Questo libretto contiene tutte le informazioni riguardanti l'impianto di riscaldamento. In particolare vengono elencati: la tipologia di impianto, le caratteristiche, il combustibile con il quale viene alimentato, l'installatore dell'impianto, il manutentore se questo è diverso dall'installatore, chi utilizza l'impianto, il responsabile dell'impianto e gli interventi eseguiti, un eventuale terzo soggetto responsabile.
Una figura importante, con la recente modifica, diventa il responsabile dell'impianto di riscaldamento. Questa persona ha la responsabilità di esercizio, di conduzione , controllo e manutenzione dell'impianto. Egli ha inoltre il dovere del rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica.
Solitamente il responsabile dell'impianto è il proprietario dell'impianto,, ma vi sono alcuni casi particolari nei quali così non è. Ad esempio solitamente nel caso di edifici dati in locazione il responsabile dell'impianto è l'inquilino. Nel caso di impianti centralizzati, come quelli condominiali, il responsabile è l'amministratore condominiale oppure nel caso di edifici con diversi proprietari, il responsabile dell'impianto è il proprietario o l'amministratore delegato.
Il responsabile dell'impianto può a sua volta nominare un terzo responsabile. Generalmente il terzo responsabile viene svolto da un tecnico di un impresa specializzata nell'installazione e manutenzione degli impianti termici. Il terzo responsabile, una volta ricevuto e accettato l'incarico diventa anche egli responsabile dell'impianto portando dovrà preoccuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria nonché delle verifiche di efficienza energetica. Il terzo responsabile ha gli stessi compiti e doveri del responsabile dell'impianto e ne risponde davanti alla legge.

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