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N.B.:
Casi


Le immagine parlano da sole e quindi ogni commento è superfluo.
Scarico a parete per apparecchi utilizzatori di potenzialità = a 35 kW (Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione)

Oggi cercheremo di trattare un argomento molto spinoso che è lo “scarico a parete” per apparecchi utilizzatori di potenzialità ≤ a 35 kW e la cui afferente norma è la UNI 7129:2015 – parte 3 (Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione), trattando esclusivamente apparecchi aventi una potenzialità > a 16 kW e ≤ a 35 kW che sono la maggioranza di quelli installati
Premesso che l’afferente norma parla di apparecchi di tipo “A”, “B” e “C” e non fa distinzione tra caldaie e scaldabagni, è necessario precisare che anche quest’ultimi devono rispettare, scusando il bisticcio di parole, le distanze di rispetto nel caso di scarico a parete.
Nello specifico vedremo quali sono i casi più frequenti in cui le distanze di rispetto non sono rispettate e di seguito riportati:
- scarico a parete sotto balcone,
- altezza dello scarico a parete da piano di calpestio.
Nel primo caso, sotto riportata, si nota che lo scarico coassiale è posto correttamente ad una distanza di 40 cm dalla finestra a fianco lo scarico stesso, ma rispetto al balcone non ci siamo.


Infatti, essendo a balaustra aperta (è una balaustra a ringhiera) la rispettiva norma prescrive che devono essere rispettate le seguenti misure:
(x + y + z) deve essere 2000 mm (2 m)
Di seguito l’estratto del prospetto 4 (Posizionamento dei terminali di scarico nella parete stessa di cui si sta valutando
la zona di rispetto per apparecchi muniti di ventilatore in funzione della Ioro portata termica) e della nota in calce al prospetto stesso
Sotto Balcone |
Quota sul prospetto |
Distanze minime in mm |
||
D1 |
Apparecchi da 4kW a7kW |
Apparecchi oltre 7 kW fino a 16kW |
Apparecchi oltre 16 kW fino a 35 kW |
|
300 |
300 |
300 |
N.B.:
se la balaustra è aperta (parapetto):
- X + K + Z (è 2000 mm); con X che deve comunque rispettare Ia quota D1 indicata nel prospetto 4.
E ancora, nell’immagine sotto riportata, si nota che lo scarico coassiale oltre a non rispettare la distanza a “fianco finestra”, non rispetta neanche la distanza sotto balcone, come da prospetto e nota sopra riportati.


Prima di procedere oltre, un’altra installazione non conforme alla normativa vigente che a volte capita di verificare, è il non rispetto della prescrizione di cui alla norma UNI 7129:2015 – parte 2 (Installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione, e aerazione dei locali di installazione) e più precisamente quanto prescritto al capitolo 4 (installazione degli apparecchi di utilizzazione), comma 1 (Prescrizioni generali)
- gli apparecchi a gas non possono essere installati sulla proiezione verticale del piano di cottura
contrariamente a quanto si evince dall’immagine sotto riportata.


Ora vediamo i casi di non rispetto dell’altezza dello scarico a parete da piano di calpestio. Anche questa quota si ricava dal prospetto 4 (Posizionamento dei terminali di scarico nella parete stessa di cui si sta valutando la zona di rispetto per apparecchi muniti di ventilatore in funzione della Ioro portata termica) dell’afferente norma di installazione e del quale di seguito si riporta l’estratto.
Dal suolo da altro piano di calpestio |
Quota sul prospetto |
Distanze minime in mm |
||
E |
Apparecchi da 4kW a7kW |
Apparecchi oltre 7 kW fino a 16kW |
Apparecchi oltre 16 kW fino a 35 kW |
|
400 |
1500 |
2200 |
Casi


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