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La Dichiarazione di Conformità o DI.CO. come da D.M. 37/08 all’articolo 7

La Dichiarazione di Conformità o DI.CO. come da D.M. 37/08 all’articolo 7

La Dichiarazione di Conformità o DI.CO. è quel documento che l’impresa installatrice o l’installatore devono rilasciare al committente, che è colui il quale ha commissionato i lavori, una volta terminati gli stessi e solamente dopo aver effettuato le verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell'impianto, così come prescritto dal D.M. 37/08 all’articolo 7 (dichiarazione di conformità).

Ove l’impresa installatrice o l’installatore eseguano un rifacimento parziale dell’impianto o installino solamente uno o più apparecchi utilizzatori, la DI.CO. e l'attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell'opera di rifacimento o all’installazione di uno o più apparecchi utilizzatori, tenendo sempre e comunque conto della sicurezza e funzionalità dell'intero impianto e deve essere espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell'impianto.

Inoltre, il D.M. 37/08 sempre all’articolo 7 (dichiarazione di conformità) prescrive che i cosiddetti A.T.O., Allegati tecnici Obbligatori (schema impianto, tabella materiali ecc.), sono parte integrante della Di.CO. che deve essere sempre accompagnata dagli stessi.

Ora vediamo quali sono i punti salienti della DI.CO. al di là dell’anagrafica dell’impresa installatrice o dell’installatore e del committente.

  • Esecuzione dell’impianto

inteso come:   

- nuovo impianto   - trasformazione   - ampliamento   - manutenzione straordinaria Xaltro (1): Sostituito caldaia, installato punto di inizio e sostituito parte di tubazione impianto gas.

Nota – Per gli impianti a gas specificare il tipo di gas distribuito: canalizzato dalla la, 2a e 3a famiglia; GPL da recipienti mobili; GPL da serbatoio fisso. Per gli impianti elettrici specificare la potenza massima impegnabile.

commissionato da: Tizio Pincopallo                                                         installato nei locali siti nel comune di

Milano (prov. MI) via Pincopallo n.° 1         scala A                  piano 7                 interno  22

di proprietà di (nome, cognome o ragione sociale e indirizzo)

in edificio adibito ad uso:  - industriale X civile   - commercio   - altri usi;



DICHIARA

sotto la propria personale responsabilità, che l'impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell'arte, secondo quanto previsto dall'art. 6, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l'edificio, avendo in particolare:

 - rispettato il progetto redatto ai sensi dell'art. 5 da (2)

Xseguito la norma tecnica applicabile all'impiego 3) UNI 7129/2015

Xinstallato componenti e materiali adatti al luogo di installazione (artt. 5 e 6);

Xcontrollato l'impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge.

- Allegati obbligatori:

 progetto ai sensi degli articoli 5 e 7 (4);

X relazione con tipologie dei materiali utilizzati (5);

X schema dell'impianto realizzato (6);

X riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti (7);

X copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali;

  - attestazione di conformità per impianto realizzato con materiali o sistemi non normalizzati (8)

Allegati facoltativi (9):

Per questo campo si rimanda alla legenda di seguito riportata


 

Legenda

(1) Come esempio nel caso di impianti a gas, con "altro 7 ' si può intendere la sostituzione di un apparecchio installato in modo fisso.

(2) Indicare: nome, cognome, qualifica e, quando ne ricorre l'obbligo ai sensi dell'art. 5 comma 2 del D.M. n. 37/2008, estremi di iscrizione nel relativo Albo professionale, del tecnico che ha redatto il progetto.

(3) Citare la o le norme tecniche e di legge, distinguendo tra quelle riferite alla progettazione, all'esecuzione e alle verifiche.

(4) Qualora l'impianto eseguito su progetto sia variato in opera, il progetto presentato alla fine dei lavori deve comprendere le varianti realizzate in corso d'opera. Fa parte del progetto la citazione della pratica prevenzione incendi (ove richiesta).

(5) La relazione deve contenere, per i prodotti soggetti a norme, la dichiarazione di rispondenza alle stesse completata, ove esistente, con riferimenti a marchi, certificati di prova, ecc. rilasciati da istituti autorizzati. Per gli altri prodotti (da elencare) il firmatario deve dichiarare che trattasi di materiali, prodotti e componenti conformi a quanto previsto dagli articoli 5 e 6 del D.M. n. 37/2008. La relazione deve dichiarare l’idoneità rispetto all’ambiente di installazione.

Quando rilevante ai fini del buon funzionamento dell’impianto, si devono fornire indicazioni sul numero o caratteristiche degli apparecchi installati od installabili [ad esempio per il gas: 1) numero, tipo e potenza degli apparecchi; 2) caratteristiche dei componenti il sistema di ventilazione dei locali; 3) caratteristiche del sistema di scarico dei prodotti della combustione; 4) indicazioni sul collegamento elettrico degli apparecchi, ove previsto].

(6) Per schema dell'impianto realizzato si intende la descrizione dell'opera come eseguita (si fa semplice rinvio al progetto quando questo è stato redatto da un professionista abilitato e non sono state apportate varianti in corso d'opera). Nel caso di trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, l'intervento deve essere inquadrato, se possibile, nello schema dell'impianto preesistente. Lo schema citerà la pratica prevenzione incendi (ove richiesto).

(7) I riferimenti sono costituiti dal nome dell'impresa esecutrice e dalla data della dichiarazione. Per gli impianti o parti di impianti costruiti prima dell'entrata in vigore del decreto, il riferimento a dichiarazioni di conformità può essere sostituito dal rinvio a dichiarazione di rispondenza (art. 7 comma 6 del D.M. n. 37/2008). Nel caso che parte dell’impianto sia predisposto da altra impresa (ad esempio ventilazione e scarico fumi negli impianti a gas), la dichiarazione deve riportare gli analoghi riferimenti per dette parti.

(8) Se nell’impianto risultano incorporati dei prodotti o sistemi legittimamente utilizzati per il medesimo impiego in un altro Stato membro dell’unione europea o che sia parte contraente dell’Accordo sullo Spazio economico europeo, per i quali non esistono norme tecniche di prodotto o di installazione, la dichiarazione di conformità deve essere sempre corredata con il progetto redatto e sottoscritto da un ingegnere iscritto all’albo professionale secondo la specifica competenza tecnica richiesta, che attesta di avere eseguito l’analisi dei rischi connessi con l’impiego del prodotto o sistema sostitutivo, di avere prescritto e fatto adottare tutti gli accorgimenti necessari per raggiungere livelli di sicurezza equivalenti a quelli garantiti dagli impianti eseguiti secondo la regola dell’arte e di avere sorvegliato la corretta esecuzione delle fasi di installazione dell’impianto nel rispetto di tutti gli eventuali disciplinari tecnici predisposti dal fabbricante del sistema o del prodotto.

(9) Esempio: eventuali certificati dei risultati delle verifiche eseguite sull’impianto prima della messa in esercizio o trattamenti per pulizia, disinfezione, ecc.

Vediamo ora chi firma la DI.CO.

DECLINA

ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissione dell’impianto da parte di terzi ovvero da carenze di manutenzione o riparazione.

Il responsabile tecnico                                   Il dichiarante

Data 25 luglio 2017.                                       Caio Pincopallo                                               Caio Pincopallo

(timbro e firma)                                               (timbro e firma)

AVVERTENZE PER IL COMMITTENTE:

responsabilità del committente o del proprietario, art. 8 (10)


 

Legenda

(10) Al termine dei lavori l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all’art. 7.

Il committente o il proprietario è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all’art. 1 ad imprese abilitate ai sensi dell’art.8

Ora vediamo dove deve essere depositata la DI.CO. e anche in questo caso il riferimento è il DM 37/2008, che recita:

Art. 11.Deposito presso lo sportello unico per l'edilizia del progetto, della dichiarazione di conformità o del

certificato di collaudo.

  1. Per il rifacimento o l'installazione di nuovi impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g) ed h), relativi a edifici per i quali è già stato rilasciato il certificato di agibilità, fermi restando gli obblighi di acquisizione di atti di assenso comunque denominati, l'impresa installatrice deposita, entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori, presso lo sportello unico per l'edilizia, di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 del comune ove ha sede l'impianto, la dichiarazione di conformità ed il progetto redatto ai sensi dell'articolo 5, o il certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto dalle norme vigenti.
  2. Per le opere di installazione, di trasformazione e di ampliamento di impianti che sono connesse ad interventi edilizi subordinati a permesso di costruire ovvero a denuncia di inizio di attività, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, il soggetto titolare del permesso di costruire o l’oggetto che ha presentato la denuncia di inizio di attività deposita il progetto degli impianti da realizzare presso lo sportello unico per l'edilizia del comune ove deve essere realizzato l'intervento, contestualmente al progetto edilizio.
  3. Lo sportello unico di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, inoltra copia della dichiarazione di conformità alla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura nella cui circoscrizione ha sede l'impresa esecutrice dell'impianto, che provvede ai conseguenti riscontri con le risultanze del registro delle imprese o dell'albo provinciale delle imprese artigiane, alle contestazioni e notificazioni, a norma dell'articolo 14 della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni, delle eventuali violazioni accertate, ed alla irrogazione delle sanzioni pecuniarie ai sensi degli articoli 20, comma 1, e 42, comma 1, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112.

Infine, si segnala l’esistenza delle Linee Guida CIG (Comitato Italiano Gas) n.° 1 per la corretta compilazione della DI.CO. a cui si rimanda per la lettura integrale.

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