Torna Indietro
In merito all’aerazione dei locali necessaria per la presenza degli apparecchi che la richiedono, può essere ottenuta mediante
UNI 8723 “impianti a gas per l'ospitalità professionale..." Ventilazione e aerazione

Proseguiamo con il quinto redazionale afferente alla norma UNI 8723 che tratta degli “impianti a gas per l'ospitalità professionale di comunità e similare – Progettazione, installazione e messa in servizio” e oggi parleremo “della ventilazione e aerazione” dei locali di installazione.
In generale la ventilazione e l’aerazione dei locali di installazione sono definite in relazione alla tipologia di apparecchi installati ed è consentita anche la ventilazione e l’aerazione forzata di cui parleremo più avanti.
La norma prescrive che i locali di installazione devono essere sempre ventilati, aerati o aerabili in relazione al seguente schema
- presenza di soli apparecchi di tipo A ----------------> ventilati e aerati
- presenza di soli apparecchi di tipo B ----------------> ventilati e aerabili o aerati
- presenza di soli apparecchi di tipo C ----------------> aerabili o aerati.
Ora vediamo alcuni esempi di combinazione di installazione
- A + B ----------------> ventilati e aerati
- A + C ----------------> ventilati e aerati
- B + C ----------------> ventilati e aerabili o aerati
- A + B + C ----------------> ventilati e aerati.
In merito all’aerazione dei locali necessaria per la presenza degli apparecchi che la richiedono, può essere ottenuta mediante
- areazione forzata
- aerazione naturale.
Ove si utilizzino sistemi di aerazione forzata, la portata oraria del sistema deve essere almeno pari a 2 m3/h per ogni kW installato (il riferimento è la portata complessiva degli apparecchi utilizzatori), ferma restando la possibilità di dimensionare il ricambio di aria del locale di installazione per altri fini non esclusivamente legati alla sicurezza degli impianti alimentati con combustibile gassoso (un esempio nella foto a fianco riportata.
Nel caso di aerazione naturale, questa può essere realizzata
tramite aperture permanenti, rivolte verso l’esterno, nel locale d’installazione degli apparecchi. In questo caso la portata termica nominale complessiva degli apparecchi deve essere ≤ di 15 kW e la sezione netta di ogni apertura deve essere ≥ di 100 cm2;
tramite cappe collegate ad apposito camino o condotto intubato a tiraggio naturale dimensionato secondo la UNI EN 13384 o altri metodi di comprovata efficacia e in questo caso la portata termica nominale complessiva degli apparecchi deve essere ≤ di 35 kW;
tramite condotti collegati ad un terminale di evacuazione esterno o ad apposito camino o condotto intubato a tiraggio naturale opportunamente dimensionati secondo la UNI EN 13384 o altri metodi di comprovata efficacia e in questo caso la portata termica nominale complessiva degli apparecchi deve essere ≤ di 35 kW;
per gli impianti alimentati a GPL le aperture per afflusso dell’aria nei locali, ricavate verso l’esterno devono essere almeno pari ad 1/5 della superficie d’aerazione naturale con un minimo di 100 cm2 e devono essere ricavate a quota pavimento.
Al prossimo redazionale.