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Come recitato dalla norma UNI 10738:2012 + l’errata corrige del 2013, la sigillatura può essere sostituita da altra operazione, analoga ed equivalente dal punto di vista dell'efficacia, che dia evidenza all'intervento di riattivazione dell'impianto.
“Messa fuori servizio” dell'impianto GAS - Linee guida CIG (Comitato Italiano Gas) n.° 20

Lo scorso settembre sono state pubblicate le linee guida CIG (Comitato Italiano Gas) n.° 20, afferenti all’operazione di
- messa fuori servizio dell'impianto gas
- di una parte di esso
- di un apparecchio di utilizzazione
prevista in presenza di anomalie che determinano la loro non idoneità al funzionamento.
Quindi in questo primo redazionale, altri ne seguiranno, tenteremo di fornire qualche chiarimento.
Premesso che le presenti linee guida sono utilizzabili per tutti gli impianti a gas per uso civile e che sono utilizzabili dal
- manutentore,
- verificatore,
- installatore,
- ispettore,
- controllore,
iniziamo col vedere la definizione di “messa fuori servizio” che è
- l’ intervento di sospensione dell'erogazione del gas combustibile, mediante chiusura ed eventuale sigillatura dell'organo di intercettazione generale posto a monte o in corrispondenza del punto di consegna.
La messa fuori servizio può essere anche parziale con la sospensione dell'erogazione di gas
- a una parte dell'impianto
- oppure a un apparecchio non idoneo al funzionamento.
Come recitato dalla norma UNI 10738:2012 + l’errata corrige del 2013, la sigillatura può essere sostituita da altra operazione, analoga ed equivalente dal punto di vista dell'efficacia, che dia evidenza all'intervento di riattivazione dell'impianto.
Ma cosa prevede la messa fuori servizio?
Prevede un intervento diretto sull'impianto che consiste nella chiusura del rubinetto di intercettazione generale (o del rubinetto che intercetta la parte dell’impianto o l'apparecchio il cui utilizzo deve essere inibito);
non prevede modifiche all'impianto gas, rimozione di componenti o disattivazione di funzioni elettriche/elettroniche come per esempio
- inibizione accensione apparecchio mediante azione su scheda elettronica
- connessione elettrica.
N.B.:
- “Ove sia necessario intervenire sul rubinetto posto a monte del contatore non è ammessa alcuna manomissione o modifica; sarà possibile esclusivamente chiudere il rubinetto tramite l'apposita leva”.
Ulteriori interventi per la messa fuori servizio di un apparecchio devono essere effettuati in conformità con le istruzioni del fabbricante, se disponibili.
L'impianto o la parte di esso messo fuori servizio non deve essere utilizzato fino alla eliminazione delle anomalie riscontrate e indipendentemente dall'anomalia riscontrata e dalle conseguenze che ne possono derivare, l'operatore, a scopo cautelativo, può effettuare una sigillatura del rubinetto.
La sigillatura del rubinetto, quando decisa, viene effettuata al termine dell'intervento, allo scopo di dare evidenza della messa in sicurezza dell'impianto ed evitare una riapertura accidentale o manomissione da parte di terzi prima che l'anomalia rilevata sia stata rimossa.
La sigillatura è un'ulteriore garanzia dell'incolumità pubblica e del responsabile dell'impianto, tutelando nello stesso tempo anche l'operatore che ha messo fuori servizio l'impianto.
É consigliato per l'operatore conservare prove della sigillatura effettuata (es.: fotografia con data, in cui sia riconoscibile ed evidente il contesto).
La messa fuori servizio non si conclude con l'intervento sull'impianto o sull'apparecchio; l'operazione deve essere completata, infatti, con la preparazione della documentazione pertinente che attesti le cause che hanno determinato l'intervento e che ne riporti gli esiti e le condizioni come, per esempio, messa fuori servizio parziale o totale.
Al prossimo redazionale