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UNI EN 378 in italiano 2024

UNI EN 378 in italiano 2024

Da questo redazionale iniziamo ad esplicitare la norma UNI EN 378 (Sistemi di refrigerazione e pompe di calore – Requisiti di sicurezza e ambientali), che a luglio del 2024 è stata pubblicata in lingua italiana e aggiungerei “finalmente” e chiaramente saranno evidenziate le macro – prescrizioni e i passaggi più salienti di tutte le 4 parti della succitata norma.

Quindi iniziamo dalla parte 1 che tratta dei

  • - “Requisiti di base, definizioni, criteri di classificazione e selezione”

e nello specifico di seguito elenchiamo le principali modifiche apportate rispetto all’edizione precedente

  • - il termine “sala macchine speciali” è stato modificato in “sala macchine di refrigerazione separata” ed è stata adattata la definizione in considerazione delle attrezzature di combustione

  • - ai sensi della Direttiva PED sono state apportate modifiche/inclusioni delle definizioni relative a

     

      • - ”parte del sistema di refrigerazione”

      • - ”attrezzatura a pressione”

      • - ”recipiente a pressione”

 

  • - è stata spostata la classificazione delle posizioni dall'appendice C

  • - sono stati riformulati gli esempi del sistema di cui al punto 5.3 della presente norma che tratteremo nei prossimi redazionali per rendere chiara la relazione con la classificazione delle posizioni

  • - sono state sostituite le classificazioni dell'appendice F (gruppo di sicurezza) con il punto 5.2 della presente norma che tratteremo nei prossimi redazionali

  • - è stato modificato l’approccio per determinare la carica di refrigerante di un sistema di refrigerazione e il requisito del limite di carica è stabilito in base alla carica di refrigerante più restrittiva risultante dal calcolo basato sulla tossicità e dal calcolo basato sull'infiammabilità, precisando che a tal fine sono stati modificati i prospetti di cui all'appendice C:

  • - il prospetto C.1 contiene i requisiti basati sulle classi di tossicità

  • - il prospetto C.2 contiene i requisiti basati sulle classi di infiammabilità

  • - sono state aggiunte delle classi di refrigerante determinate nella norma ISO 817 alle classi di tossicità A, B e alle classi di infiammabilità 1,2L, 2, 3

  • - sono stati modificati i limiti di carica per i refrigeranti della classe di infiammabilità 3, per la classificazione delle posizioni III

  • - è stato aggiunto il punto C.3, gestione alternativa del rischio

  • - è stata aggiunta nell'appendice E dei refrigeranti approvati per la pubblicazione nell'ASHRAE 34 a gennaio 2015 (non di quelli approvati per il riesame pubblico a gennaio 2015)

  • - è stato incluso nell’appendice E i valori GWP per i refrigeranti ai sensi del Regolamento (UE) N° 517/2014 (gas fluorurati).


Inoltre, è necessario precisare che la presente norma europea riguarda i requisiti di sicurezza e ambientali nella progettazione, fabbricazione, costruzione, installazione, funzionamento, manutenzione, riparazione e smaltimento dei sistemi e degli apparecchi di refrigerazione per quanto riguarda l'ambiente locale e globale.


Essa non tratta la distruzione finale dei refrigeranti.

L'obiettivo della norma è quello di ridurre al minimo i possibili pericoli per le persone, i beni e l'ambiente derivanti dai sistemi di refrigerazione e dai refrigeranti stessi.

Tali rischi sono associati alle caratteristiche chimiche e fisiche dei refrigeranti e alle pressioni e alle temperature raggiunte nei cicli di refrigerazione.

Ricordiamo inoltre l'attenzione su pericoli quali l'eccessiva temperatura allo scarico del compressore, il ritorno di liquido, gli errori operativi e la riduzione della resistenza meccanica causata da corrosione, erosione, sollecitazione termica, colpo d'ariete o vibrazioni.

La corrosione merita una particolare attenzione poiché a causa dell'alternarsi di congelamento e sbrinamento o della copertura dell'attrezzatura con isolanti si creano condizioni caratteristiche dei sistemi di refrigerazione.
La misura in cui sono trattati i pericoli è indicata nell'appendice G.

Inoltre, per i pericoli non trattati dalla presente norma, i macchinari dovrebbero essere conformi, come appropriato, alla EN ISO 12100.

I refrigeranti comunemente utilizzati, ad eccezione del R-717, sono più pesanti dell'aria.

Si dovrebbe prestare attenzione a evitare sacche stagnanti di vapori pesanti di refrigerante posizionando correttamente le aperture di ingresso e di scarico della ventilazione.

I refrigeranti e le loro combinazioni con oli, acqua o altre sostanze, possono influire chimicamente e fisicamente sul sistema.

Se hanno proprietà nocive possono mettere in pericolo persone, beni e l'ambiente qualora fuoriescano dal sistema di refrigerazione.

I refrigeranti devono essere selezionati tenendo conto della loro potenziale influenza sull'ambiente globale (ODP, GWP) e dei loro possibili effetti sull'ambiente locale.

La valutazione delle prestazioni ambientali richiede un approccio basato sul ciclo di vita.

Per quanto riguarda il “cambiamento climatico globale” è generalmente utilizzato l'approccio basato sull'impatto totale equivalente di riscaldamento (TOTAL EQUIVALENT WARMING IMPACT) (vedere appendice B).

Molti fattori influenzano gli impatti ambientali, per esempio:

  • - posizione del sistema

  • - efficienza energetica del sistema

  • - tipo di refrigerante

  • - frequenza di servizio

  • - perdite di refrigerante

  • - sensibilità della carica sull'efficienza

  • - riduzione al minimo del carico termico

  • - metodi di controllo.

Ulteriori investimenti possono essere volti alla riduzione delle perdite, all'aumento dell'efficienza energetica o alla modifica del progetto allo scopo di utilizzare un refrigerante diverso.

È necessario un approccio basato sul ciclo di vita per individuare dove gli investimenti aggiuntivi hanno effetti più vantaggiosi.

Al prossimo redazionale

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