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UNI 10683 Sistema di evacuazione di un apparecchio a biocombustibile solido o legna.

In questo redazionale tenteremo di chiarire come si installa un sistema di evacuazione dei prodotti della combustione (di seguito SEPC) di un apparecchio utilizzatore funzionante a biocombustibile solido o legna.
Ricordiamo che in altri redazionali abbiamo e stiamo trattando la norma UNI 11278 afferente ai “Sistemi metallici di evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi e generatori a combustibile liquido o solido – Criteri di scelta in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto”.
Iniziamo col dire che la presente norma suddivide il SEPC in
- SEPC di nuova realizzazione
- SEPC preesistente mai utilizzato.
Come nelle precedenti edizioni anche questa prescrive che
- “l’evacuazione dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto”; è vietato lo scarico diretto a parete o in cavedi o verso spazi chiusi anche a cielo libero.
Inoltre, i componenti dei sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione devono essere idonei alle specifiche condizioni di funzionamento e in conformità alle norme di prodotto pertinenti e iI SEPC deve essere installato secondo le prescrizioni dei fabbricanti in relazione ad ognuno dei suoi componenti.
Vediamo oro le distanze da rispettare nell’attraversamento di materiali combustibili


I canali da fumo devono essere installati conformemente alle seguenti prescrizioni generali:
- avere caratteristiche definite secondo calcolo fluidodinamico secondo UNI EN 13384 – 1
- se passano all’interno di locali non riscaldati o all’esterno del locale d’installazione devono essere sempre coibentati in modo da avere una resistenza termica (R) non minore di 0,12 m2 K/W per applicazioni con classe di temperatura fino a T200 e non minore di 0,22 m2 K/W per applicazioni con classe di temperatura uguale o superiore a T400
- se collegati ad apparecchi certificati UNI EN 303 – 5 (caldaie) devono essere sempre coibentati in modo da avere una resistenza termica (R) non minore di 0,12 m2 K/W per applicazioni con classe di temperatura fino a T200 e non minore di 0,22 m2 K/W per applicazioni con classe di temperatura uguale o superiore a T400
- non devono attraversare locali nei quali è vietata l'installazione di apparecchi a combustione
- non devono attraversare locali compartimentati al fuoco o a rischio specifico di incendio, né locali e/o spazi non ispezionabili
- essere installati in modo da consentire le normali dilatazioni termiche
- essere fissati all’imbocco del camino senza sporgere all’interno
- inoltre, l’asse del tratto terminale di imbocco e l’asse del camino devono intersecarsi
N.B.:
Non è ammesso l’utilizzo di tubi metallici flessibili per il collegamento dell’apparecchio al camino
- non sono ammessi tratti in contropendenza
- salvo diversa indicazione del fabbricante, i canali da fumo devono avere, per tutta la loro lunghezza un diametro non minore di quello dell'attacco del condotto di evacuazione dell'apparecchio
- eventuali riduzioni di sezione sono ammesse solo in corrispondenza dell’imbocco al camino
- in particolare, nel caso in cui il camino avesse un diametro minore di quello del canale da fumo, deve essere effettuato un raccordo conico; essere installati in modo da limitare la formazione di condense ed evitarne la fuoruscita dalle giunzioni
- devono essere posizionati ad una distanza dai materiali combustibili non minore a quella indicata nella designazione di prodotto
- il canale da fumo deve permettere il recupero della fuliggine ed essere scovolabile ed ispezionabile previo smontaggio o attraverso aperture di ispezione quando non accessibile dall’interno dell’apparecchio
- deve essere dotato di un elemento con foro di prelievo secondo quanto previsto da UNI 10389 – 2
- non si possono praticare fori nel canale da fumo per predisporlo per il prelievo a meno che il fabbricante dell’elemento non preveda tale possibilità
Al prossimo redazionale